Là dove inizia l'orizzonte. Storie di Orfani di femminicidio.

Là dove inizia l'orizzonte. Storie di Orfani di femminicidio.
Autore: Carmine Ammirati
Editore: Graus edizioni
Prezzo: € 18,00


Il libro di cui vi parlo oggi forse non è proprio natalizio, ma secondo me, proprio in questo periodo potrebbe farci riflettere di più. 
𝙇𝙖̀ 𝙙𝙤𝙫𝙚 𝙞𝙣𝙞𝙯𝙞𝙖 𝙡'𝙤𝙧𝙞𝙯𝙯𝙤𝙣𝙩𝙚. 𝘚𝘵𝘰𝘳𝘪𝘦 𝘥𝘪 𝘖𝘳𝘧𝘢𝘯𝘪 𝘥𝘪 𝘧𝘦𝘮𝘮𝘪𝘯𝘪𝘤𝘪𝘥𝘪 di 𝗖𝗮𝗿𝗺𝗶𝗻𝗲 𝗔𝗺𝗺𝗶𝗿𝗮𝘁𝗶.
@graus_edizioni.

"𝘊𝘦𝘳𝘵𝘪 𝘥𝘰𝘭𝘰𝘳𝘪 𝘯𝘰𝘯 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘢𝘯𝘰, 𝘢 𝘤𝘦𝘳𝘵𝘪 𝘥𝘰𝘭𝘰𝘳𝘪 𝘤𝘪 𝘴𝘪 𝘢𝘣𝘪𝘵𝘶𝘢 𝘦, 𝘢 𝘷𝘰𝘭𝘵𝘦, 𝘯𝘦𝘢𝘯𝘤𝘩𝘦 𝘢𝘣𝘪𝘵𝘶𝘢𝘳𝘴𝘪 𝘣𝘢𝘴𝘵𝘢"..
Ci sono libri che affrontano tematiche molto delicate che personalmente mi stanno particolarmente a cuore. Quando ho saputo dell'esistenza di questo libro l'ho desiderato con fermezza pur sapendo lo sconvolgimento emotivo e il coinvolgimento che mi avrebbe provocato.Così è stato.

𝖰uesto libro, scritto da Carmine Ammirati, orfano di femminicidio, si presenta come una lettera rivolta alla madre ma di cui fa dono a tutti noi.

𝘔𝘢𝘮𝘮𝘢... 
𝘐𝘮𝘮𝘢𝘨𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦 𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘢𝘵𝘦: 𝘭𝘢 𝘮𝘢𝘵𝘵𝘪𝘯𝘢 𝘦𝘳𝘢𝘯𝘰 𝘪 𝘵𝘶𝘰𝘪 𝘱𝘢𝘴𝘴𝘪 𝘦 𝘭𝘢 𝘵𝘶𝘢 𝘷𝘰𝘤𝘦 𝘢 𝘴𝘷𝘦𝘨𝘭𝘪𝘢𝘳𝘮𝘪 𝘧𝘪𝘯𝘰 𝘢𝘭 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘪𝘯 𝘤𝘶𝘪 𝘵𝘪 𝘢𝘷𝘷𝘪𝘤𝘪𝘯𝘢𝘷𝘪 𝘢𝘭 𝘭𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘦 𝘮𝘪 𝘥𝘢𝘷𝘪 𝘪𝘭 𝘣𝘢𝘤𝘪𝘰 𝘥𝘦𝘭 𝘣𝘶𝘰𝘯𝘨𝘪𝘰𝘳𝘯𝘰.

Carmine aveva solo 15anni quando la madre viene uccisa dalla bestia che diceva di amarla. C'è un dolore da affrontare e per Carmine l'unico modo per dare forma ai pensieri è scrivere.
Questa lettera si apre come un diario che ci racconta un viaggio in mare tra i ricordi che,come onde, salgono e scendono.Ricordi di vita quotidiana che ci mostrano un rapporto profondo tra madre e figlio:le passeggiate al mare, la colazione, le gioie semplici di intima complicità.

𝖢'è tra queste pagine un dolore lancinante ma anche un messaggio di positività, di speranza, un insegnamento che forse mamma Enza ha lasciato a Carmine e lui ha mostrato di aver raccolto.

Sono rimasta piacevolmente sorpresa da questo libro, mi aspettavo più rabbia,forse perché io avrei reagito così. Invece ho trovato una voce dolcemente poetica,dolore sì ma soprattutto un inno all'amore,una lezione: dal dolore non per forza deve nascere l'odio.

"Ma ho scelto di scrivere e raccontare anche perché si capisca che, nonostante la vita possa assumere i connotati più triste, più duri e disumani -come la mia- , l'uomo ha sempre in mano il proprio destino e può scegliere un altro finale, più colorato, più felice per la propria storia. Può scegliere l'amore come risposta all'odio e può scegliere la speranza al posto della disillusione più totale".


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